Com’è successo in Europa anche in Italia ogni mese aumenta il numero dei Trader che inizia ad operare con i CFD.
Questi non sono altro che i contratti per differenza che deriva dall’acronimo inglese “Contract for difference“.
Consistono in contratti derivati in base alla quale si effettuano degli scambi sulle differenze di valore di un dato sottostante generato fra il momento dell’apertura di una posizione e quello di chiusura.
In poche parole il Trader effettuerà l’acquisto di un contratto che andrà a replicare esattamente i prezzi dell’attività finanziaria sottostante senza averne materialmente il possesso.
Quindi i CFD replicano il prezzo di una valuta, di una materia prima, di un indice, di un’obbligazione, di un’azione e di molti altri strumenti finanziari.
Essendo questo un prodotto a leva al trader è richiesto di investire solo una frazione del valore complessivo dell’intera operazione.
Secondo delle stime basate sui volumi intermediati dai broker del Regno Unito il trading CFD è pari al 25% del turnover del London Stock Exchange.
Oltre questo sappiamo che svariati fra i manager britannici di successo hanno dichiarato che sempre più gestori utilizzano i CFD per implementare le loro strategie di portafoglio.
https://www.armatrading.it/trading-cfd-come-funziona-e-principio-chiave/